Roman Ratushnyi, attivista di Kyiv e difensore del locale Parco di “Protasiv Yar”, è morto nella guerra con la Russia

Roman, 24 anni, era ben noto nella capitale. Da adolescente aveva partecipato alla Rivoluzione della dignità nel 2014. In seguito era diventato un attivista locale. In particolare, Roman aveva rilanciato il movimento “Salviamo Protasiv Yar”, grazie al quale era riuscito a proteggere un importante parco di Kyiv dalla costruzione illegale di tre edifici di 40 piani. In seguito, aveva fondato un’organizzazione con lo stesso nome.




Questo cittadino di Kyiv non poteva tradire i suoi principi, nemmeno durante l’invasione su vasta scala. Roman ha deciso di combattere non solo per la sua città natale, ma per l’intero paese. Dopo aver difeso Kyiv, ha combattuto nella regione di Sumy, prendendo parte alla liberazione degli insediamenti nella regione. Dall’inizio di aprile, Ratushnyi stava combattendo nella regione di Kharkiv ed è lì che ha trovato la morte, nella battaglia di Izium, il 9 giugno.
La morte di Roman è stata un’immane tragedia per molti. Il 16 giugno, il suo corpo è stato portato a Kyiv, dove il suo corteo funebre è passato davanti al leggendario “Protasiv Yar”, mentre la gente del posto ha incontrato l’Eroe con fiori, candele e bandiere ucraine.



Foto di Stas Yurchenko
Un’incisione – “Gli eroi non muoiono”- ha fatto la sua apparizione su di un muro vicino a “Protasiv Yar”. Quando, il 18 giugno, il servizio funebre ha avuto luogo al “Maidan Nezalezhnosti” (Piazza dell’Indipendenza) di Kyiv, centinaia di locali sono venuti a rendere l’ultimo omaggio a Roman.
Anche dopo la sua morte, Roman Ratushnyi ha ispirato azioni meritorie. Come reazione alla sua morte, dei benefattori hanno trasferito così tanto denaro sul conto bancario di sua madre che questa, la signora Svitlana, ha deciso di girare il ricevuto alla testata media più amata da Roman. E’ così che il caporedattore dell’ “Ukrayinska Pravda” (la Verità ucraina), Vakhtanh Kipiani, ha potuto lanciare un premio a nome di Roman, dedicato ai giovani autori interessati alla storia di Kyiv. E la testata “Novynarnia” (Officina notizie) creerà un “fondo-premio intitolato a Roman Ratushnyi” per aumentare i finanziamenti ai reportage su coloro che hanno partecipato alla guerra russo-ucraina dalla parte dell’Ucraina. Inoltre, i cittadini di Kyiv hanno proposto che una delle strade della città, la Volhohradska, venga ribattezzata in onore di Roman Ratushnyi.






Questo ragazzo è diventato l’incarnazione di un’intera generazione. I giovani ucraini nati dopo il crollo dell’URSS non hanno subito le pressioni e la propaganda dell’Unione sovietica. Professano valori democratici. Credono nell’indipendenza ucraina e nel futuro del loro paese. Sono colti e coraggiosi e combattono fino allo stremo. Questo è ciò che era Roman Ratushnyi.
Eterna gloria all’eroe caduto!