vai alla pagina principale

L’Ucrainahaarminucleari?

L’Ucraina non ha armi nucleari. Nel 1994, l’Ucraina firmò il Memorandum di Budapest e rinunciò al suo arsenale nucleare, all’epoca il terzo più grande al mondo, in cambio di garanzie di sicurezza.

Il 2 giugno 1996, quando l’ultima testata venne rimossa dal paese, l’Ucraina perse il suo status di paese nucleare. Da allora L’Ucraina ha pienamente rispettato gli impegni assunti ai sensi del Trattato di non proliferazione, essendo rimasta del tutto priva di armi nucleari.

Missile balistico a raggio intermedio con testata nucleare RSD-10 Pioneer. Museo dell’aeronautica militare ucraina a Vinnitsa.
Foto: George Chernilevskij

L’Ucraina aveva armi nucleari?

Sì, nel 1991 l’Ucraina riacquistò l’indipendenza ed ereditò dall’URSS le armi nucleari localizzate sul proprio territorio in quanto erano state prodotte all’interno del paese. Prima della firma del Memorandum di Budapest, l’Ucraina era la terza potenza nucleare al mondo.

Quante armi nucleari aveva l’Ucraina?

Dopo il crollo dell’URSS, l’Ucraina aveva ereditato 176 missili balistici intercontinentali in silos di lancio e più di 4.000 testate nucleari. L’Ucraina aveva anche 103 bombardieri strategici con varie modifiche.

Perché l’Ucraina rinunciò alle armi nucleari?

Quando l’Ucraina divenne indipendente, sorse la questione dell’arsenale nucleare in suo possesso. Le capacità nucleari dell’Ucraina preoccupavano soprattutto gli Stati Uniti e la Russia. All’inizio degli anni ’90 questi paesi concentrarono i loro sforzi sul disarmo dell’Ucraina. Erano tempi incerti e di cambiamento, in cui nuovi paesi apparivano sulla mappa del mondo dopo il crollo dell’URSS e cercavano di prenderne il posto nell’ordine mondiale.

La Russia iniziò ad avanzare minacciose rivendicazioni territoriali nei confronti dell’Ucraina subito dopo che questa aveva dichiarato l’indipendenza.

Pertanto, l’Ucraina dovette fare una scelta e accettare il disarmo nucleare in cambio di garanzie di sicurezza da parte della comunità internazionale.

Quand’è che l’Ucraina ha rinunciato alle armi nucleari?

Le armi nucleari tattiche furono rimosse dal territorio dell’Ucraina già nel maggio 1992, ma l’Ucraina era disposta a trasferire le sue armi nucleari strategiche solo dopo aver ricevuto un risarcimento ed esclusivamente a condizione di precise garanzie di sicurezza da parte dei paesi nucleari, tra cui Stati Uniti e Russia. Il Memorandum di Budapest sulle garanzie di sicurezza, datato 5 dicembre 1994, venne firmato dall’Ucraina e da tre potenze nucleari: Stati Uniti, Russia e Regno Unito.

Questo documento conteneva garanzie sulla sovranità e sulla sicurezza dell’Ucraina in quanto paese che aveva rinunciato volontariamente alle proprie armi nucleari e aderito al Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP). Francia e Cina sostennero il Memorandum firmando dichiarazioni separate.

L’Ucraina ha perso il suo status nucleare il 2 giugno 1996.

Dopo aver eliminato le armi nucleari e i relativi vettori, nel 2012 l’Ucraina rinunciò all’uso dell’uranio altamente arricchito (HEU) e rimosse tutte le scorte di tale componente dal suo territorio.

Il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, il presidente russo Boris Eltsin e il presidente ucraino Leonid Kravchuk firmano l’accordo trilaterale sul trasferimento delle armi nucleari dall’Ucraina alla Russia. Mosca, gennaio 1994.
Foto: Joseph P. Harahan, storico della Defense Threat Reduction Agency degli Stati Uniti.

L’Ucraina ha rinunciato a un arsenale nucleare in cambio di protezione ma…

Secondo il Memorandum di Budapest, (in sintesi) Russia, Stati Uniti e Regno Unito si impegnano a:

  1. Rispettare l’indipendenza, la sovranità e i confini esistenti dell’Ucraina;
  2. Far sì che nessuna arma di questi paesi sia mai usata contro l’Ucraina, tranne che per autodifesa;
  3. Chiedere l’immediato intervento del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per assistere l’Ucraina qualora questa diventasse vittima di un atto di aggressione o oggetto di minacce di attacco con armi nucleari;
  4. Non utilizzare armi nucleari contro l’Ucraina e altri stati che partecipano al Trattato di non proliferazione sulle armi nucleari.


E altro ancora.

Firma del Memorandum di Budapest.
Foto: REUTERS

Tuttavia, il 20 febbraio 2014, la Russia ha invaso l’Ucraina attraverso la Crimea e il confine orientale tra i due paesi per poi occupare tale penisola e parte delle regioni di Donetsk e Luhansk. Pertanto, la Russia ha dato inizio a un’aggressione armata contro gli ucraini, che si è trasformata in una guerra su vasta scala il 24 febbraio 2022.

La Russia ha violato tutti i principi del Memorandum di Budapest e sta cercando, direttamente e cinicamente, di distruggere l’indipendenza ucraina.

La bomba atomica nelle mani di un pazzo

Negli anni successivi all’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, Vladimir Putin ha spesso e apertamente minacciato di utilizzare il potenziale nucleare russo nel tentativo di spezzare la resistenza dell’Ucraina e bloccare il sostegno internazionale.

Il 29 febbraio 2024, nel suo discorso all’Assemblea Federale della Federazione Russa, Putin ha nuovamente minacciato i paesi della NATO di una guerra nucleare se questi avessero deciso di inviare le loro truppe in Ucraina. Secondo lui, la Russia “da un punto di vista militare e tecnico” è pienamente preparata all’uso delle armi nucleari.

Tuttavia, il vicesegretario generale della NATO Mircea Geoană la pensa diversamente.

“Da due anni a questa parte, dall’inizio della guerra in Ucraina, abbiamo assistito all’uso di minacce nucleari da parte dei leader russi. E questo viene da una superpotenza nucleare come la Russia. Ciò è altamente irresponsabile perché quando si posseggono tali armi si ha anche l’obbligo di imporsi delle restrizioni. Tutto questo fa parte del loro arsenale di pressioni psicologiche e intimidazioni”, ha affermato il vicesegretario generale in un’intervista al quotidiano spagnolo El País.

È chiaro che alla Russia non interessano il diritto internazionale e i suoi obblighi legali. Nessuno ha il diritto di sottoporre il mondo al costante ricatto  di una catastrofe radioattiva. E la Russia non costituisce un’eccezione. Ma ci prova comunque, con i suoi continui tentativi di sbandierare il proprio arsenale nucleare. Questo ricatto nucleare deve finire.

Le radiazioni e la sicurezza nucleare sono al primo posto nella formula di pace in 10 punti presentata dal presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy. Questa sottolinea la necessità di porre fine alle minacce nucleari provenienti dalla Russia, nonché alla sua occupazione della più grande centrale nucleare d’Europa, quella di Zaporizhzhia.