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Tutte le guerre finiscono, e così sarà per la guerra della Russia contro l’Ucraina e gli ucraini. L’11 ottobre 2022, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyy ha annunciato ai leader dei paesi del G7 una “formula di pace” per superare la minaccia russa. Ad oggi, questo piano in 10 punti rimane l’unico modo per ripristinare una pace giusta e duratura in Ucraina.
1. Radiazioni e sicurezza nucleare
Nessuno ha il diritto di ricattare il mondo con un disastro nucleare. E la Russia non rappresenta un’eccezione. Ma ci prova comunque con le sue continue allusioni al proprio arsenale nucleare. Questo ricatto nucleare deve finire.
Oltre a ciò, la Russia mette costantemente in pericolo le centrali nucleari ucraine. Questo soprattutto con la temporanea occupazione della centrale di Zaporizhzhia. La Russia deve ritirare immediatamente tutti i suoi soldati dal territorio della centrale. La stazione deve essere immediatamente posta sotto il controllo dell’AIEA e del personale ucraino. Il normale collegamento della centrale alla rete elettrica deve immediatamente essere ripristinato affinché nulla possa più fungere da minaccia alla stabilità dei suoi reattori.

Foto: Serhii Ilnitskyi / EPA
2. Sicurezza alimentare
Allo stesso modo, la vita e il benessere delle persone non dovono essere coinvolti nei ricatti o nei giochi di carestia della Russia. Durante l’anno in cui l’Iniziativa per i cereali del Mar Nero è stata in vigore, l’Ucraina è stata in grado di esportare 32,8 milioni di tonnellate di cibo verso paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’Europa. Ora, con il ritiro della Russia dall’accordo, sarà la gente comune a subire le conseguenze.
L’iniziativa per i cereali e l’esportazione agricola ucraina devono essere ripristinate per il bene di milioni di persone in tutto il mondo.
3. Sicurezza energetica
Gli attacchi alle infrastrutture civili critiche sono inaccettabili. Mentre la Russia sta cercando di trasformare il freddo in un’arma contro i civili, le centrali elettriche, le linee elettriche e altre infrastrutture energetiche ucraine devono essere adeguatamente protette.

Foto: Servizio stampa presidenziale dell’Ucraina / Da un comunicato Reuters
Dovrebbero essere introdotte misure fondamentali (come le restrizioni sui prezzi delle risorse energetiche russe) per garantire che le risorse energetiche non vengano più utilizzate come armi.
4. Liberazione di tutti i prigionieri e i deportati
Al momento migliaia di ucraini, sia militari che civili, sono prigionieri in Russia. Molti sono stati deportati con la forza, tra cui almeno 20.000 bambini. Proprio in questo momento, molti di questi sono sottoposti a brutali torture e abusi.
L’Ucraina propone la liberazione dei prigionieri “senza mezze misure” e il rilascio di tutti i bambini e gli adulti deportati illegalmente in Russia.
5. Attuazione dello Statuto delle Nazioni Unite e ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina e della stabilità mondiale
“Nelle loro relazioni internazionali, tutti i Membri sono tenuti ad astenersi dalle minacce o dall’uso della forza contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi altro stato”, recita l’Articolo 2 dello Statuto delle Nazioni Unite. Invadendo l’Ucraina, la Russia ha violato vari accordi, leggi e principi internazionali.
Queste ultime non possono venire applicate solo in parte se vogliamo costruire un futuro in cui la sovranità e i confini internazionali vengano rispettati. Quell’ordine che ha subito un brutale attacco da parte della Russia deve essere ripristinato. E lo stesso vale per l’integrità territoriale dell’Ucraina la quale non può essere oggetto di negoziati.
6. Ritiro delle truppe russe e cessazione delle ostilità
Perché avvenga una cessazione delle ostilità, la Russia deve ritirare tutte le sue truppe e formazioni armate dal territorio dell’Ucraina: semplice e chiaro. E all’Ucraina deve essere restituito il pieno controllo sui suoi confini di stato riconosciuti a livello internazionale.
Se questo non avviene non ci sarà mai una pace duratura. Ogni giorno che i soldati russi rimangono sul territorio ucraino, agli ucraini tocca combattere e morire per salvare le loro case e per proteggere il mondo dalle conseguenze a lungo termine di una tale aggressione.

Di Efrem Lukatsky/AP Photo
7. Giustizia
Nessun crimine dovrebbe rimanere impunito: ad agosto 2023, l’Ucraina aveva registrato più di 100.000 crimini di guerra commessi dall’esercito russo in questa guerra. Negli anni dell’aggressione russa non è passato giorno senza che i civili venissero uccisi o feriti dai bombardamenti. E, a mano a mano che il paese veniva liberato, il mondo diveniva testimone di fosse comuni, camere di tortura e dei molti altri orrori dell’occupazione russa.
E’ per questo motivo che deve essere istituito un Tribunale speciale per il reato dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Allo stesso modo, è necessario che opportune norme internazionali obblighino la Russia a risarcire tutti i danni causati da questa guerra.
8. Immediata protezione dell’ambiente
L’invasione russa ha causato ingenti danni all’ambiente e alla fauna selvatica: foreste bruciate, campi riempiti di mine, acque contaminate, animali uccisi. Il solo danno ambientale causato dall’esplosione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka da parte dei russi è stato di circa 1,5 miliardi di dollari, ma resta arduo quantificare danni che hanno cambiato l’ecosistema per i decenni a venire. Si tratta pertanto di una sfida che coinvolge il mondo intero.


Foto: Serhii Nikitenko / Dall’agenzia media online ucraina “Most” (“Il Ponte” )
9. Prevenzione di un’escalation
L’Ucraina non è membro di nessuna alleanza e, all’atto pratico, il Memorandum di Budapest non è stato in grado di garantire la sicurezza del paese. Pertanto, quando l’attuale invasione russa verrà respinta, è essenziale eliminare ogni possibilità che questa si ripeta o che si intensifichi ulteriormente.
Ciò può essere raggiunto solo con garanzie di sicurezza adeguate ed efficaci per l’Ucraina, nonché con una nuova architettura della sicurezza post-bellica nello spazio euro-atlantico che includa la stessa l’Ucraina.
10. Conferma della fine della guerra
L’attuazione di tutte le misure anti-guerra citate non può (e non dovrebbe) richiedere molto tempo. Dopo la cessazione delle ostilità e il ripristino della sicurezza e della giustizia, le parti saranno tenute a firmare un documento ufficiale che confermi la fine della guerra.
Sostegno al piano di pace
Non ci sono alternative a questo piano di pace: è soltanto l’Ucraina, un paese che sta lottando contro questa guerra di aggressione, a poter definire cosa significa una pace giusta e sostenibile. Pertanto, tutte le iniziative degli altri Stati per una soluzione pacifica possono basarsi solo sulla formula di pace ucraina.
Ma, ad eccezione dello stato aggressore, la partecipazione di tutte le nazioni e organizzazioni internazionali è estremamente apprezzata. L’Ucraina invita tutti i paesi a sostenere il suo piano, a concentrarsi su dei punti in particolare e a contribuire a una sua celere attuazione.

La formula di pace del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy è già stata accolta con favore da diverse decine di paesi in tutto il mondo. Nel maggio 2023, 46 Stati membri del Consiglio d’Europa hanno espresso il loro sostegno al piano durante il vertice. Nel mese di giugno questa ha inoltre ricevuto il sostegno dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.