Le forze russe hanno colpito un convoglio umanitario a Zaporizhzhia
Il 30 settembre, la Russia ha lanciato 16 missili S-300 su Zaporizhzhia. Ad essere colpite, sono state l’area del locale mercato automobilistico e una carovana di auto civili alla periferia della città. “Le persone stavano facendo la coda per entrare nei territori temporaneamente occupati per andare a prendere i loro parenti o consegnare aiuti umanitari”, ha spiegato Oleksandr Starukh, capo dell’Amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia.
A seguito dell’attacco, sono rimaste uccise 32 persone, tra cui una bambina di 11 anni e un ragazzino di 14 anni, mentre 86 sono state ferite.
“Al momento, sappiamo che le forze russe hanno colpito la gente con un nuovo tipo di missile S-300. I crateri lasciati da questi missili modificati non sono molto profondi, ma il raggio della loro onda d’urto è molto più grande. Pertanto, l’area e l’impatto del danno sono maggiori.
Le forze russe sapevano che lì ci sono molte molte persone, soprattutto al mattino. Hanno deliberatamente preso di mira quel posto. Si è trattato di un omicidio di massa intenzionale”, ha affermato Ihor Klymenko, capo della Polizia nazionale ucraina.