L’Ucraina ha firmato degli accordi bilaterali per la sicurezza con l’Italia e altri stati partner. Di cosa si tratta?
Dall’inizio del 2024 l’Ucraina ha stipulato degli accordi di cooperazione in materia di sicurezza con ben ventiquattro stati partner e la UE. In tali documenti vengono definite le priorità della cooperazione tra l’Ucraina e i suoi alleati: gli aiuti finanziari, le sanzioni contro lo stato aggressore e la reazione in caso di futuri attacchi armati della Russia.
Le basi per i futuri trattati sono state poste in occasione del vertice NATO di Vilnius nell’estate del 2023, durante il quale i paesi del G7 hanno concordato una “Dichiarazione congiunta di sostegno all’Ucraina”. La Dichiarazione è un documento di riferimento che definisce i punti chiave per i successivi accordi bilaterali di sicurezza.
In particolare, la dichiarazione prevede la fornitura di supporto in materia di sicurezza e attrezzature militari all’Ucraina, nonché programmi di formazione e cooperazione nei settori dell’intelligence e della difesa informatica. Inoltre, il piano di sostegno prevede il rafforzamento della stabilità economica e della resilienza dell’Ucraina attraverso l’impegno per la ricostruzione e la ripresa, nonché un ulteriore sostegno tecnologico e finanziario accordato al paese.
L’Ucraina ha già firmato accordi bilaterali con ventiquattro stati partner e la UE
Il 12 gennaio 2024 l’Ucraina ha firmato un primo accordo di cooperazione in materia di sicurezza con il Regno Unito. Da allora trattati simili sono stati stipulati con Italia, Germania, Francia, Danimarca, Canada, Paesi Bassi, Finlandia, Lettonia, Spagna, Belgio, Svezia, Islanda, Norvegia, Giappone, USA, la UE, l’Estonia, Lituania, Polonia, Lussemburgo, Romania, Repubblica Ceca e Slovenia.
“Ognuno di questi accordi avvicina il nostro Paese a maggiori opportunità, a una maggiore interazione con il mondo, a una maggiore forza. E allo stesso tempo, ciascuno di essi rafforza l’ordine internazionale basato su regole. Più interagiamo, più velocemente i terroristi russi perdono. Sono grato a ogni leader e a ogni stato che sta aiutando l’Ucraina!” ha commentato il presidente Volodymyr Zelenskyy.
Negli accordi viene data la priorità alla cooperazione nei settori militare, politico, finanziario, economico e umanitario.
In particolare, questi prevedono la fornitura all’Ucraina di assistenza nel settore della sicurezza, nonché di moderne attrezzature militari a livello terrestre, aereo e marittimo. I punti chiave sono la difesa aerea, l’artiglieria e la capacità di fuoco a lungo raggio, i veicoli corazzati e altri settori. Nell’elenco degli specifici servizi da fornire all’Ucraina figurano anche le esercitazioni di addestramento per le forze ucraine, la condivisione di funzioni di intelligence, la cooperazione e il sostegno alle attività di difesa informatica nonché iniziative di sicurezza e resilienza, compresa la lotta alle minacce ibride.
I documenti sulla cooperazione stipulati con gli alleati prevedono inoltre il consolidamento del fermo sostegno dei paesi partner all’Ucraina in punti cruciali quali:
- l’imposizione di sanzioni contro i membri della classe politica russa per il loro coinvolgimento o per il sostegno alla guerra illegale della Russia contro l’Ucraina;
- l’istituzione di un tribunale speciale per i responsabili del reato di aggressione contro cittadini ucraini;
- Il trasferimento all’Ucraina dei fondi e dei beni russi che sono stati congelati per compensare i danni di guerra.
Inoltre, gli accordi tra l’Ucraina e gli stati partner prevedono che, nel futuro, il paese riceva una sostanziosa assistenza macrofinanziaria e nel campo della difesa:
- circa 2,5 miliardi di sterline dal Regno Unito nel 2024;
- oltre 7 miliardi di euro dalla Germania nel 2024;
- circa 3 miliardi di euro dalla Francia nel 2024;
- almeno 1,8 miliardi di euro dalla Danimarca nel 2024;
- oltre 3 miliardi di dollari dal Canada nel 2024;
- circa 2 miliardi di euro dai Paesi Bassi nel 2024;
- circa 112 milioni di euro dalla Lettonia nel 2024;
- circa 1 miliardo di euro dalla Spagna nel 2024;
- circa 977 milioni di euro dal Belgio nel 2024;
- almeno 126 milioni di euro dal Portogallo nel 2024;
- circa 6,5 miliardi di euro dalla Svezia (2,2 miliardi di euro all’anno nel periodo 2024-2026);
- quasi 30 milioni di dollari all’anno dall’Islanda fino al 2028;
- circa 1,2 miliardi di euro dalla Norvegia nel 2024 e un totale di 6,4 miliardi di euro attraverso il programma di sostegno Nansen per il periodo 2023-2027;
- circa 4,5 miliardi di euro dal Giappone nel 2024;
- oltre 100 milioni di euro in assistenza alla difesa nel 2024 e almeno lo 0,25% del PIL annuo per il sostegno militare dall’Estonia per il periodo dal 2024 al 2027;
- un sostegno annuale alla difesa pari allo 0,25% del suo PIL da parte della Lituania;
- circa 80 milioni di euro dal Lussemburgo per aiuti alla difesa e sostegno a lungo termine a questo livello per tutta la durata decennale dell’accordo;
- circa 5 milioni di euro dalla Slovenia per gli aiuti umanitari e la ripresa economica.
Oltre ciò, anche la Finlandia ha annunciato un piano quadriennale per sostenere l’Ucraina con un budget per lo sviluppo e la ricostruzione di 290 milioni di euro.
Inoltre, Belgio, Portogallo, Svezia e Norvegia prenderanno parte agli sforzi per rafforzare le capacità militari dell’aviazione ucraina. Pertanto, il Belgio fornirà 30 aerei F-16 all’Ucraina entro il 2028, i primi dei quali saranno consegnati nel 2024. La Norvegia fornirà supporto all’Ucraina con dei moderni aerei da combattimento, compresi i jet F-16.
Allo stesso tempo, Portogallo e Norvegia forniranno assistenza anche nello sviluppo della Coalizione internazionale per la sicurezza marittima, il cui obiettivo è quello di fornire strumenti aggiuntivi alla Marina ucraina nel Mar Nero e nel Mar d’Azov. L’Islanda contribuirà ad equipaggiare le donne ucraine nelle forze armate e a trasportare rifornimenti ed equipaggiamenti militari dai paesi alleati della NATO all’Ucraina tramite aerei da carico noleggiati.
Il 13 giugno il presidente Volodymyr Zelenskyy e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden hanno firmato un accordo bilaterale di sicurezza tra Ucraina e Stati Uniti per una durata di dieci anni.
I punti chiave dell’accordo includono il rafforzamento delle capacità difensive dell’Ucraina, la sua ulteriore integrazione nel contesto euro-atlantico e la garanzia di una pace giusta, in base alla quale la Russia venga ritenuta responsabile delle proprie azioni. Inoltre, l’accordo bilaterale per la sicurezza stipulato prevede possibili sanzioni contro la Russia, la condivisione di elementi di intelligence con gli Stati Uniti e il sostegno alla resilienza economica dell’Ucraina.
L’accordo bilaterale sulla cooperazione firmato con il Giappone implica il sostegno all’Ucraina nel campo della sicurezza, della difesa, dell’intelligence, nonché nella fornitura di attrezzature non letali e nella cura dei militari ucraini feriti.
Ulteriori punti chiave sono il sostegno alla formula di pace dell’Ucraina, le riparazioni di guerra e le sanzioni per mettere la Russia di fronte alle sue responsabilità giuridiche, l’attivo coinvolgimento nei progetti di ripresa e ricostruzione in Ucraina, nonché il pieno supporto alla sicurezza di quelle rotte marittime aperte per garantire la libera navigazione e il commercio internazionale.
Foto: Ufficio presidenziale dell’Ucraina
Foto: Ufficio presidenziale dell’Ucraina
L’accordo firmato con la Lituania prevede sforzi congiunti contro le minacce ibride e i rischi nucleari, una maggiore protezione delle infrastrutture critiche e la cooperazione in materia di intelligence. Inoltre, la Lituania presterà il suo aiuto nella ricostruzione dell’Ucraina.
Il 27 giugno l’Ucraina ha stipulato degli impegni di sicurezza congiunti con l’Unione Europea. L’accordo con l’UE prevede, per la prima volta, un impegno multilaterale a lungo termine da parte di tutti i 27 stati membri dell’UE nel fornire all’Ucraina sostegno in ambito militare, finanziario, umanitario e politico. L’UE garantirà all’Ucraina assistenza a lungo termine per quanto riguarda attrezzature militari, riforma della difesa, difesa informatica, aiuti alla ricostruzione e assistenza macrofinanziaria e umanitaria. Inoltre, in caso di future aggressioni russe, le esigenze dell’Ucraina saranno stabilite mediante delle consultazioni rapide.
e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Foto: Ufficio presidenziale dell’Ucraina
Foto: Ufficio presidenziale dell’Ucraina
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Per la prima volta nel quadro degli accordi bilaterali di sicurezza, un documento firmato con la Polonia consente l’intercettazione nello spazio aereo ucraino di missili e droni lanciati in direzione della Polonia. Verrà inoltre istituita una Legione ucraina per addestrare il personale delle forze di sicurezza e di difesa ucraine in territorio polacco. La Polonia prenderà in considerazione la possibilità di fornire all’Ucraina almeno uno squadrone aggiuntivo di MiG-29 (minimo 14 caccia).
Il 10 luglio il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyy e il primo ministro del Lussemburgo Luc Frieden hanno firmato un accordo sulla cooperazione in materia di sicurezza. In particolare, il documento contiene sezioni distinte riguardanti gli aiuti umanitari e il sostegno agli sfollati interni in Ucraina. Il Lussemburgo faciliterà inoltre il rilascio e il ritorno in patria di tutti gli ucraini, bambini in particolare.
Grazie all’accordo di sicurezza firmato con l’Ucraina, la Romania aiuterà nello sminamento del Mar Nero, fornirà sostegno attraverso gli strumenti della UE e della NATO e sosterrà una più ampia presenza della NATO nella regione del Mar Nero. Inoltre, la Romania contribuirà allo sviluppo del potenziale del territorio marittimo ucraino e allo sviluppo della marina ucraina.
Il documento sulla cooperazione in materia di sicurezza concluso con la Repubblica Ceca prevede la formazione annuale congiunta di circa 4.000 difensori ucraini, nonché una partnership con la città di Dnipro e la regione di Dnipropetrovsk per il recupero, la ricostruzione e lo sviluppo sostenibile.
Foto: Ufficio presidenziale dell’Ucraina
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Foto: Ufficio presidenziale dell’Ucraina
Foto: Ufficio presidenziale dell’Ucraina
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La cooperazione con l’Ucraina in caso di futuri attacchi armati della Russia
Un’altra parte essenziale degli accordi bilaterali di sicurezza tra l’Ucraina e gli stati partner sono gli sforzi congiunti per contrastare future aggressioni militari russe. In particolare, gli accordi bilaterali firmati prevedono un meccanismo per le consultazioni di emergenza nel caso in cui altri attacchi militari russi abbiano luogo in futuro. Tale meccanismo potrà essere avviato entro 24 ore su richiesta di uno qualsiasi dei partecipanti all’accordo per stabilire misure opportune da adottare in seguito. La cooperazione in questo campo prevede anche la fornitura di assistenza costante in materia di sicurezza e moderne attrezzature militari, nonché aiuti economici.
Attualmente, l’Ucraina sta lavorando a un incremento della quantità degli accordi bilaterali per la sicurezza coi suoi alleati, compresi gli stati del G7.
Gli accordi di sicurezza bilaterali firmati tra l’Ucraina e gli stati partner sono validi per dieci anni e potranno essere ulteriormente prolungati mediante il comune accordo tra le parti (o sostituiti prima di tale termine dall’adesione a pieno titolo dell’Ucraina alla NATO). Tale cooperazione è significativa del sostegno all’Ucraina nel suo percorso verso l’UE e la NATO e del ruolo fondamentale del paese nel rafforzamento della sicurezza euro-atlantica.